Con gli ultimi cetrioli del mio orto ho preparato la salsa tzatziki, in una versione light che non prevede l'uso dello yogurt greco, sostituito da yogurt magro.
Di aglio ce ne andrebbe almeno il doppio....ma, fidatevi, provate prima così....nel caso aggiungete :) e ve lo dice una che impazzisce per l'aglio :)
Ingredienti:
250 gr di yogurt bianco magro
300 gr di cetrioli
2 cucchiai di olio EVO
1 cucchiaino di aceto
sale (assaggiate per stabilire quanto)
un po' di aneto
1 spicchio d'aglio grattugiato finemente
Preparazione:
Lasciar sgocciolare lo yogurt in un colino a maglie fitte, in modo da togliere l'acqua in eccesso.
Grattugiate i cetrioli (io levo la buccia, altri la lasciano) e levategli tutta l'acqua aiutandovi con un colino oppure strizzandoli in una garza a maglie fitte.
Mescolate yogurt e cetrioli, aggiungete l'aglio, l'olio, il sale, l'aceto e l'aneto..e la vostra salsa è pronta.
Ottima sulla carne alla griglia o semplicemente con crostini di pane tostato o la tipica pita greca come antipasto.
Cari amici dopo tant(issim)o tempo riprende la rubrica Indovina chi viene a cena?, potete visualizzare gli appuntamenti passati sotto l'etichetta omonima. Oggi la mia cucina virtuale ospita una simpaticissima blogger a cui è toccato un arduo compito , conciliare i piaceri della buona tavola con le limitazioni derivanti dal problema delle intolleranze alimentari....un compito difficile, ma non sempre impossibile e la nostra amica riesce benissimo nell'intento , vi presento Katharine di Non ti tollero.
Oggi Kath ci presenta un dolce, una delle preparazioni più difficili per un intollerante, il risultato è fantastico e con questa ricetta l'autrice vuole dare un'idea sfiziosa con meno allergeni possibili ai viandanti con che passano di qui :)
Lascio la parola a Katharine ...
Torta di riso
Ingredienti:
200 gr di riso Roma 1 lt di latte di soia 150 gr di zucchero Pochissimo olio di semi (io uso quello di mais) 3 uova Mandorle a fettine a piacere Gocce di cioccolata fondente a piacere
Preparazione:
Fate bollire il riso nel latte di soia fino a che non avrà la consistenza di un risotto bello asciutto.
Fate raffreddare il riso per un paio d' ore, poi incorporate le uova, lo zucchero e poco olio di semi.
Aggiungo l' olio solo per non far attaccare la torta alla carta forno, quindi mettetene davvero poco. La ricetta originale dice di aggiungere, al posto dell' olio, parecchia margarina....secondo me viene bene anche questa versione più leggera.
A questo punto aggiungete le mandorle e le gocce di cioccolata, tenendovene da parte un po' per la parte superiore della torta.
Mettete il composto nella teglia, aggiungete le mandorle e le gocce di cioccolata che vi siete tenuti da parte ed infornate a 180°.
Per quanto riguarda il tempo di cottura vedete voi. Il mio forno è un po' "lento" per cui devo farla cuocere circa 40 minuti col calore sia sopra che sotto ed altri 10 col calore solo sotto.
Sicuramente i vostri forni saranno più furbi del mio! :)
In pratica controllate bene che faccia una crosticina esterna, l' interno invece rimarrà molto più morbido.
1 scatoletta di tonno in olio d'oliva 100 gr di mollica di pane 2 cucchiai di parmigiano grattugiato un uovo sale pepe prezzemolo e aglio tritati 2 fettine di formaggio fuso inalpi
Preparazione:
Sgocciolare il tonno e scompattarlo, impastare tutti gli ingredienti e a seconda della dimensione del vostro uovo potrebbe essere necessario aggiungere un altro po' di pane. Formare delle palline di impasto , aggiungere nel centro dei pezzetti di formaggio , richiudere e appiattire le crocchette.
Cuocere in forno a 180 gradi per una decina di minuti.
Colgo l'occasione per ringraziare Memole per avermi donato il premio Cutie Pie creato da Anna
..e ringrazio Patty Patty per avermi donato il premio Affidabile Blog
Un immenso grazie alle mie ''donatrici'' ahhahha e mi scuso per il ritardo nel ringraziarle qui nel mio blog.
Per quanto riguarda il passaggio del testimone miei lettori e lettrici siete tutti/e meritevoli .... prelevateli pure :)
In questi giorni sono un po' assente, dal mio e dai vostri blog, anche se ogni tanto faccio pausa e vi vengo a trovare. Sto tante ore al pc per la tesi e gli occhi bruciano.... vorrei tentare il colpaccio per la seduta di gennaio ma è un'impresa sovraumana, sto creando variabili, facendo regressioni, analizzando dati, maledicendo software con schermate nere e scritte piccole piccole in un bianco sottile ! Non riuscirò a finire entro la scadenza per consegna della tesi....alle porte....ma ci provo :)
PanDiSpagna 120 gr farina 2 cucchiai di burro fuso 4 gr di ammoniaca + 1 cucchiaio di latte tiepido 3 uova 40 gr di zucchero 1 pizzico di sale 1 bustina di vanillina 2 cucchiai di acqua bollente
Pre-riscaldare il forno a 180°. Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere i primi, con una frusta in silicone, insieme all'acqua bollente per qualche minuto, dopodiché aggiungere lo zucchero.
Unire il pizzico di sale agli albumi e montare a neve. Aggiungere ai tuorli gli aromi, il burro fuso, l'ammoniaca disciolta nel latte tiepido, e la farina setacciata con l'aggiunta della vanillina. Incorporare delicatamente gli albumi. Porre l'impasto in una teglia rettangolare , imburrata e infarinata, e livellare bene. Cuocere in forno a 170°, lasciar cuocere 20 minuti, dopodiché controllare la cottura frequentemente e girare il pandispagna lasciandolo qualche altro minuto dall'altro lato.
Crema:
Mescolare il mascarpone con lo zucchero, incorporare il caffè...freddo ovviamente, e il liquore.
Assemblaggio:
Tagliare il dolce in 3 strati , rimuovere le parti più croccanti e tagliarne un pezzo che verrà sbriciolato e servirà per la decorazione.
Bagnare ogni strato con il caffè miscelato al latte, a me piace amaro ma nulla vieta di zuccherarlo a piacere, ricoprire con uno strato di crema e una spolverata di cacao amaro. Farcire allo stesso modo il secondo strato e dopodiché ricoprire di crema il dolce, spolverare la superficie di cacao e decorare i lati con il pandispagna sbriciolato.
Il caffè aromatizzato all'Irish Cream di CaffèMolinari è un ottimo caffè dall'aroma intenso, piacevole e delicato. E' ottimo da solo per una piacevole pausa, come bevanda per accompagnare desserts ed è ideale nella preparazione dei medesimi. Lo trovo molto gustoso come ingrediente del semplice caffellatte a cui dona un gusto davvero particolare.
600 gr di alici sale olio EVO Limone Aglio Prezzemolo Pepe nero foglie di fico
Preparazione :
1. Pulire il pesce e deliscarlo. Lavare e asciugare le foglie di fico, e usarle per rivestire una griglia .
2. Cospargere le foglie con un po' di sale, dell'aglio a fettine sottili, una spolverata di pepe nero e del prezzemolo spezzettato a mano molto grossolanamente.
3. Ricoprire il letto di foglie con le alici senza sovrapporle, condirle come al punto 2.
4. Richiudere la griglia e porla sulla brace, o se impossibilitati cuocere in forno alla massima temperatura, la griglia è comunque necessaria per far aderire bene le foglie con il pesce.
5. Cuocere per circa 15 minuti, girando la griglia ogni 3 o 4 minuti (in forno non serve, o se proprio volete basta una volta a metà cottura), regolatevi con i tempi di cottura a seconda della vivacità della vostra brace.
6. Eliminare le foglie di fico, staccare delicatamente le alici, e condirle con olio d'oliva , limone e prezzemolo tritato.
Questo metodo di cottura permette di mantenere intatto il sapore del pesce, che risulta gradevole anche con poco condimento e risulta più morbido rispetto ad una grigliatura tradizionale.
Reverend Sikes: Più sono squisite le sue bontà al forno più la sua anima è in subbuglio!
(Desperate Housewives)
La citazione non è testuale... l'avevo scritta in contemporanea alla diretta tv!Testuale o meno credo sia verissima! Impastare è uno dei metodi usati per attenuare lo stress psicologico e devo dire che funziona !
Ma anche la musica funziona, vi posto quella che ascoltavo mentre preparavo i cornetti ... un dolce davvero impegnativo ma il risultato ripaga quando la ricetta è seguita con passione e dedizione, ingredienti essenziali anche in una storia d'amore.
Ma bando alle ciance e andiamo a noi... la ricetta! Un grazie a Michela da cui ho preso l'idea, che lei a sua volta ha tratto dal blog di Vittorio .
Premetto che i cornetti per me significano pasta sfoglia.... e non sfogliata, la pasta brioche sfogliata o meno non è la mia passione, ma ho voluto provare a farli comunque più come sfida...vediamo se mi riescono ahaah che per il piacere del mio personalissimo e difettoso palato.
La mia prima volta con i cornetti, non mi lamento ma ... si può dareeeeeeee di più! Rispetto alla ricetta di Michela ho dimezzato le dosi, arrotondando per eccesso e variando di poco la dose di alcuni ingredienti , inoltre ho usato la manitoba anche nel lievitino (idea presa dalla sorelle Simili per l'Angelica). Altre piccole differenze a seguire.
10 gr di miele -------- >La prossima volta non lo metterò.
2 uova
40 gr di burro
80 gr di latte intero
6 gr di sale --------- > Io un cucchiaino raso.
2 bustine di vanillina
Sfogliatura :
200 gr di burro
*** Annunciazione ! Annunciazione ! ***
: D
Prima che vi mettiate all'opera, dovete sapere che l'impasto deve lievitare 8 ore e una volta formati i cornetti questi devono lievitare di ulteriori 6 ore prima di essere infornati.
Io ho impastato a mezzanotte circa , in modo da trovare l'impasto lievitato per la prima piega alle 8 del mattino dopo. Per assaggiare i cornetti abbiamo atteso la ''merenda'' delle 17. Regolatevi come meglio preferite con gli orari.
Preparazione :
Lievitino: Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, aggiungere la farina e impastare fino ad avere un impasto liscio. Formare una palla con l'impasto e porlo in una ciotola riempita di acqua a 35 gradi. In circa dieci minuti la palla di impasto, inizialmente andata a fondo, si solleverà , la mia come quella di Michela....galleggiava!
Impasto principale: Nel frattempo che il lievitino fa il morto a galla , preparate l'impasto base, miscelando le polveri, e aggiungendo il miele, le uova una alla volta, e il latte poco per volta, poi il sale e per ultimo il burro.
Strizzate e spezzettate il lievitino e incorporatelo all'impasto, lavorandolo per una ventina di minuti...io non l'ho fatto , ma vi dico come va fatto! ahahah
Erano trascorsi 10 minuti e avevo le mani rosso fuoco ...dall'energia con cui avevo lavorato l'impasto , mamma vedendomi afflitta, mi ha detto che era abbastanza liscio ed elastico, si staccava dalle mani e quindi poteva andare e io ho smesso!
E ora vi voglio, quando avrete finito di impastare la pasta va stesa , ed essendo molto elastica è problematico! Dovete ottenere una forma rettangolare che sarà essenziale per le pieghe. Una volta ottenuto un rettangolo di pasta spesso 4-5 millimetri , chiudere la pasta a brochure.
Porlo in un vassoio e coprirlo con la pellicola per alimenti, porlo in frigo a lievitare per 8 ore.
Burro per la sfogliatura: Fare il burro a pezzetti , infarinarlo leggermente e porlo al centro di due fogli di pellicola, picchiettarlo con il mattarello e stenderlo in modo da averlo pronto da incorporare all'impasto il mattino dopo.
Le pieghe:
Trascorse le ore di lievitazione, riprendere l'impasto dal frigo stenderlo con il mattarello e porvi il burro (che avrete estratto una ventina di minuti prima dal frigo) al centro. Richiudere sul burro i due lembi di pasta in modo che combacino ma senza che si sovrappongano, un po' come le ante di un armadio. Passarvi sopra il mattarello fino ad ottenere un rettangolo di pasta, che richiuderete di nuovo a brochure. Avete appena fatto la prima piega.
Riponete la pasta sul vassoio, coprite con la pellicola e porla a riposare in frigo per 40-60 minuti.
Trascorso il tempo, riprendere la pasta passarvi sopra il mattarello, ripiegarla in 3 parti e di nuovo in frigo a lievitare per lo stesso tempo precedentemente indicato. Questa era la seconda piega.
Trascorso il tempo, fate la terza piega e lasciate riposare l'impasto per 60 minuti prima di stenderla in un rettangolo di 4-5 millimentri e procedere e formare i cornetti.
Ecco la pasta in cui si percepisce la sfogliatura... con sfocatura! ;)
Ora si deve stendere la pasta, per questioni di spazio io l'ho divisa in due e stesa separatamente.
Dopo aver ottenuto la sfoglia, formare dei triangoli che arrotoleremo per ottenere i cornetti. Io voglio i miei cornetti belli panciuti e quindi faccio dei triangoli lunghi.
Farcite la base dei triangoli con quello che preferite, io li ho farciti con crema di nocciole, marmellata di amarene e Confettura extra di mele cotogne Agripantel. Mettete poca farcitura altrimenti si aprono e il ripieno fuoriesce. A quelli con la marmellata di amarene, dopo la cottura, ho aggiunto la mia solita crema base.
Arrotolare i triangoli partendo dalla base verso la punta. Ed ecco i cornetti appena formati .
Quelli che cuocerete lasciateli a lievitare per 6 ore o fino al raddoppio, congelate subito dopo averli formati gli altri. I cornetti congelati vanno tolti la sera prima di cuocerli e lasciati scongelare/lievitare per tutta la notte.
E dopo la lievitazione....
Per la cottura 15 minuti circa a 180 gradi , ma dipende da forno a forno... Prima di infornarli alcuni li ho spennellati con uovo e acqua ....
Altri invece con burro e latte...
* Nota:
Ora vi spiego la disavventura del lievito! Michela specifica che i 12 grammi si riferiscono al lievito secco, che fresco equivale ai 35 grammi indicati da Vittorio. Quindi io , usando il fresco, avrei dovuto usare 35 gr di lievito .... ma per la dose intera... io ho dimezzato le dosi quindi 17, 5. Cosa è successo però ... mi sono distratta e per il lievito, nonostante il mio fosse diverso, ho usato la dose di Michela e per fortuna....ho preso la misura così com'era senza dimezzarla ...altrimenti mi sarei trovata con 6 gr di lievito di birra anzichè 17, 5! Il mio errore ha accorciato il differenziale...ho usato 12 gr anzichè 17, 5, ma poteva andarmi peggio e usarne 6, in ogni caso questo errore mi costringe a rimettermi con le mani in pasta perché la ricetta è stata compromessa!
La prossima volta che li rifarò, eliminerò il miele... l'odore si spandeva in tutta la cucina e ho percepito pure il sapore, e il miele non mi piace. Michela assicura che nei suoi non si sentiva, pertanto forse sarò stata io a calcare la mano e la testa al toro eliminandolo.
Altra osservazione, aggiungerò un po' di scorza di limone e un po' di aroma alla vaniglia liquido, non mi profumavano come mi aspettavo.
In conclusione, sono soddisfatta per come è andata la mia prima volta con i cornetti sfogliati.
Tra le numerose tradizioni culinarie delle mia terra , la Calabria, un posto d'onore spetta alla rosamarina, preparazione gastronomica a base di pesce, in genere il novellame di sarde e acciughe, e pepe rosso in polvere, piccante o meno. E' una squisitezza ''che intender non lo può chi non lo prova''...
La neonata, che anche se di sarde, non è la sardella, dato che quest'ultima ha più tempo ed è per tanto più grande, si presta a numerose preparazioni.
In umido con un po' di peperoncino rosso, fritta in pastella o una volta salata, strapazzata con le uova.
Quella che vi presento oggi è quella salata , che si conserva anche un anno ben coperta d'olio d'oliva ( ma tanto non vi durerà mai tanto!).
Prepararla in casa non è difficilissimo ma piccoli scostamenti fanno la differenza, anche perché la ricetta tradizionale di mia mamma la sa solo lei... nel senso che non ha mai misurato niente in vita sua con la bilancia, si è sempre regolata ad occhio e quando le chiedo comincia a indicarmi le dosi dicendo ad esempio ''un pugno di sale per ogni chilo di carne'' quando parliamo di salsicce o ''farina quanto ne se prende'' quando parliamo di pasta fatta in casa! Ma il mio pugno è diverso dal suo.... e le differenze nei risultati poi si sentono!
Così, per la rosamarina, l'ultima volta l'ho costretta a misurare il suo pugno di sale e il pugno di pepe da aggiungere ed ecco qui le dosi...
Ingredienti:
100 gr di sale e 100 gr di pepe rosso in polvere per ogni Kg di rosamarina.
Preparazione :
1. Osservare attentamente la rosamarina per eliminare eventuali pietruzze, terra o animaletti.
2. Lavarla sotto l'acqua corrente, sciacquandola per 3 volte almeno tenendola in uno scolapasta a fori piccoli se no vi scappa ;)
3. Scolarla per bene, e lasciarla a toglier acqua in un largo setaccio per 3 o 4 ore.
4. Salarla, aggiungere il pepe , riporla in vasetti di vetro, compattarla per bene verso il fondo e coprire con olio d'oliva, noi la teniamo in frigo.
In passato si conservava nei contenitori di terracotta (sadaturi) con un disco di legno (timpagno) che veniva posto sopra la rosamarina e su cui era posto un peso, che poteva essere un bel pietrone!!! Non era necessario l'olio per conservarla perché la pressatura sviluppava una salamoia che evitava che andasse a male. Se la salamoia che veniva fuori era troppa veniva tolta, lasciandone solo un velo.
Strapazzata in padella o usata per condire pizze, focacce e cullurielli (altra specialità tipica prossimamente sul blog) si può mangiare da subito.
Cruda ... dopo 20 gg /un mese, per condire bruschette o da accompagnarsi col pane , aggiungendo un po' di cipolla tritata, olio d'oliva e , alcuni mettono un cucchiaino di aceto.
Quella che vedete in foto è mescolata con una dadolata di cipolla cruda e un goccio d'olio.
Non è facile reperire la rosamarina , fresca o conservata , in quanto si può pescare solo in alcuni periodi dell'anno. Il fermo biologico e lo stop alla pesca sono misure poste a garantire il ripopolamento della fauna ittica. Questa misura, necessaria, fa della rosamarina l'oro rosso di calabria, detta anche il caviale dei poveri , che ha un costo sicuramente più contenuto rispetto al caviale ma comunque di rilievo.
Un modo semplice, veloce e in grado di assicurare la soddisfazione del palato per preparare le melanzane. Questo piatto ha pochissime calorie dovute soprattutto al cucchiaINO d'olio (45 calorie) e alla fettina di formaggio light, bontà e gusto in sole 47, 25 calorie per 25 gr.
Lavare la melanzana e tagliarla a fette spesse mezzo centimetro circa, per il lato lungo. Grigliare le fette da ambo i lati e salarle leggermente.
Insaporire la polpa di pomodoro con l'aglio, l'origano e il sale per una decina di minuti a fuoco lento mettendo tutti gli ingredienti insieme e aggiungere un goccio d'acqua, ma davvero pochissima.
Trascorso questo tempo, a fiamma spenta , aggiungere il cucchiaino d'olio.
Condire le fettine di melanzana con un pò del sugo preparato, aggiungere la fettina di formaggio a inalpi a pezzetti , e passarle 2 minuti in forno o direttamente in padella, a fuoco basso, avendo cura di coprire con un coperchio.
Quando il formaggio sarà sciolto, spolverizzare con l'origano e arrotolarle come per gli involtini.
Care amiche e cari amici, tempo fa, girovagando per la rete, mi sono imbattuta in questa torta, la famosa Angelica delle Sorelle Simili. La ricetta che vi presento è, per il lievitino e l'impasto, uguale all'originale da cui differisce per la farcia e per l'aggiunta di vanillina. In corso d'opera ho apportato delle modifiche di scarso rilievo che comunque vi segnalo accanto alla ricetta originale.
E' davvero scenografica, impegnativa , ma ne vale la pena....
Ingredienti:
Lievitino: 135 gr di farina manitoba Molino Chiavazza 13 gr di lievito di birra 75 gr di acqua
Impasto: 400 gr di farina manitoba Molino Chiavazza 75 gr di zucchero 120 gr di latte tiepido ( qualche goccino in più) 3 tuorli 1 cucchiaino di sale ( io un po' meno) 120 gr di burro ( io 100) 1 cucchiaio di Lemondor Polenghi Group
La mia farcia: 50 gr di cioccolato fondente a pezzettini 3 cucchiai di Crema al limone Polenghi Group
Preparazione:
1. Preparare il lievitino : sciogliere il lievito nell'acqua e incorporarlo alla farina. Impastare , formare una palla di pasta e coprire, lasciando lievitare fino al raddoppio. I tempi indicati erano di mezzora, ma con le temperature di questi giorni la mia ci ha messo una decina di minuti in più.
2. Preparare la pasta: Unire in una ciotola, farina, zucchero e sale. Aggiungere il latte tiepido, le uova, il succo di limone e infine incorporare il burro. Io ho lavorato la pasta come si fa per la pasta sfoglia , ponendo il burro al centro e ripiegando la pasta sopra, passando il mattarello e ripetendo fino al completo assorbimento del burro.
3. Unire pasta e lievitino: Incorporare il lievitino alla pasta, qui è necessario un po' di impegno al fine di amalgamarlo per bene e avere una pasta per quanto possibile liscia. Lasciare lievitare al coperto per 2 ore, o comunque fino al raddoppio.
4. Farcitura: Stendere la pasta ad uno spessore di circa mezzo centimetro, anche meno se riuscite, dandole una forma rettangolare. Farcire con la crema e il cioccolato fondente. Formare un rotolo di pasta, una volta ottenuto tagliarlo a metà per i lato lungo. Spostare leggermente la pasta in modo da avere visibile verso l'alto le sezioni farcite, e intrecciare i due filoni ottenuti. E' consigliabile farlo direttamente nella teglia per evitare di spostare il dolce e sformarlo. Lasciare lievitare nuovamente il dolce per 45 minuti.
nb. Se avete le gocce di cioccolato sono ancor meglio del cioccolato fondente per la farcitura.
5. Cottura : Spennellare di burro fuso la superficie del dolce e infornare a 200 gradi per 25 minuti, controllare la cottura e se è il caso coprire il dolce con un foglio di alluminio o carta forno.
Cari amici e care amiche guardate che bei prodotti ho provato in questi giorni della Agripantel S.n.c
In ordine di apparizione (da sinistra ) abbiamo :
Il Condimento pasta con Sarde Il Patè di Olive con Scorza di Limone Il Gelo di vino Nero d'Avola IGT. Sicilia Il Gelo di Marsala Superiore Dolce D.O.P. La Confettura Extra di Mele Cotogne Le Lasagne arricciate alla Trapanese
L'Agripantel è azienda artigiana di Cultura Agroalimentare Siciliana, che opera dal 1994 producendo circa 200 specialità gastronomiche ispirate alla vera tradizione Siciliana, in particolare al territorio Trapanese. Le specialità sono realizzate solo con prodotti locali e sono coerenti con la dieta mediterranea. Date un'occhiata al sito , oltre a tanti ottimi prodotti troverete anche delle iniziative particolari ad esempio Adotta un albero di ulivo o le visite guidate
Tra queste specialità ho voluto subito provare il Gelo di vino Nero d'Avola IGT Sicilia e il Patè di Olive con Scorza di Limone, utilizzandoli nella preparazione di questi antipasti.
Gelo di vino Nero d'Avola IGT Sicilia Agripantel
Pecorino crotonese con olive in salamoia home-made accompagnate dal Gelo di Nero d'Avola IGT Sicilia Agripantel
Cari amici, chi l'ha detto che nei periodi di dieta le lasagne siano out? Io credo che si possa conciliare un regime alimentare controllato con il gusto e che questo compromesso permetta di seguire una dieta con la costanza necessaria.
La mia dieta da 1200 calorie giornaliere, comprende un pranzo così composto :
1) 50 gr di pasta o riso per il primo piatto. Altri carboidrati sono rappresentati da 50 gr di pane che si possono sostituire con una dose doppia di pasta (o riso), condita con sughi leggeri + 1 cucchiaino di parmigiano (opzionale).
2) 150 gr di carne magra, o 200 di pesce oppure, una volta a settimana, 30 gr di formaggi duri. Fino a due volte a settimana, 50 di formaggi freschi.
3) Verdure a volontà
4) un frutto
1 cucchiaio d'olio per tutti i piatti.
Allora considerato che le mie dosi sono per una teglia da 6 porzioni e che quando preparo la lasagna vegetariana essa rappresenta un piatto unico, accompagnato semmai da un contorno e dalla frutta,
credo che la lasagna che vi presento rientri perfettamente nel regime ipocalorico.
La pasta che ho usato è fatta in casa, secondo quanto indicato nella ricetta dei ravioli alla zucca, con la sola variante data dalla sostituzione con farina integrale delle farine utilizzate per i ravioli.
Ingredienti:
12 sfoglie di lasagne integrali (3 per strato) 600 gr di polpa di pomodoro 1/2 cipolla tritata finemente 1 foglia d'alloro basilico fresco 8 cubetti di spinaci surgelati 200 ml di latte parzialmente scremato 2 cucchiai d'olio 200 gr di mozzarella light o 150 di provola 2 cucchiai di parmigiano grattugiato sale e pepe
Preparazione :
1. Preparare il sugo ponendo in una pentola che non attacca (io rivestita in ceramica) un cucchiaio d'olio, la cipolla e l'alloro, lasciare insaporire 2 minuti dopodiché aggiungere il pomodoro, salare e pepare. Dopo qualche minuto aggiungere un po' d'acqua, mescolare e aggiungere le foglie di basilico spezzettate a mano.
2. Lessare gli spinaci in acqua salata. Frullarli con metà del latte ed un cucchiaio d'olio.
3. Tagliare il formaggio in piccoli pezzi.
4. Scottare le sfoglie di pasta integrale in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto un goccio d'olio, appena vengono a galla, passare in una bacinella con acqua fredda, sgocciolarle e posarle su un canovaccio pulito.
5. Comporre la lasagna: Coprire il fondo con un po' di sugo, a seguire un primo strato di sfoglie , ricoprire con gli spinaci frullati, qualche cucchiaio di sugo e un po' di mozzarella, coprire con le altre sfoglie e ripetere il tutto per altre due volte, in cui terminerete gli spinaci e la mozzarella.
Dopo l'ultima copertura con le sfoglie, ricoprire abbondantemente con il sugo rimasto, spolverizzare con i parmigiano , premere leggermente sulla lasagna e versare ai quatto angoli e lungo i bordi il latte rimanente.
6. Cuocere a 200 gradi per circa mezzora, controllate comunque intorno ai 20 minuti, ogni forno è a se.
Per il giorno in cui si celebra la Commemorazione dei defunti, da sempre nel paesino in cui risiedo e più in generale nella provincia Cosentina, si prepara un menù della tradizione il cosiddetto ''maccarruni cu ciciari e baccadà'' ossia un primo piatto consistente in una pasta fatta in casa, le ''lagane'', condite con i ceci e un secondo piatto dato dal baccalà fritto o in umido.
I tempi di cottura sono veloci, lunghi sono i tempi di preparazione degli ingredienti base nei giorni precedenti, ma con un po' di accortezza tutto fila liscio e senza fatica.
Il baccalà va posto in ammollo in acqua, al fine di rilasciare il sale in eccesso, due giorni prima della preparazione del piatto. Il secondo giorno di ammollo va cambiata l'acqua di dissalatura e vanno inoltre aggiunti i ceci secchi .
Questi piatti quando li si gusta si pensa e si dice che ''vadano per l'anima dei defunti'', come se per un giorno, per bocca dei vivi, potessero ancora gustarne il sapore.
Ingredienti per 6 persone:
Primo piatto
Per la pasta:
300 gr di farina 00
100 gr di semola di grano duro
acqua quanto ne assorbe la farina
un pizzico di sale
un cucchiaio d'olio da aggiungere all'acqua di cottura
Sugo ai ceci
200 gr di ceci secchi
Qualche pomodoro pelato
sedano/carote/cipolle/foglie di alloro per il brodo vegetale
sale
un cucchiaio d'olio EVO
un rametto di rosmarino
uno spicchio d'aglio
Per la variante
un cucchiaino di peperoncino dolce/piccante in polvere
un cucchiaio d'olio
Secondo piatto- Baccalà fritto
2 pezzi di baccalà a commensale ( per 6 persone sono 600/700 gr)
farina
olio per friggere
1 pizzico di sale ( se necessario)
Preparazione
Preparare le lagane disporre la farina a fontana sulla spianatoia, nel centro aggiungere un pizzico di sale e l'acqua e cominciare ad impastare. Se necessario aggiungere dell'altra acqua.
Formare una palla e lasciarla riposare una mezzoretta, in frigo, avvolta nella pellicola per alimenti.
Trascorso questo tempo, infarinare il piano di lavoro , e tirare una sfoglia molto sottile con il mattarello . Infarinare abbondantemente la sfoglia, arrotolarla sul mattarello e poi tirarlo via ottenendo un rotolo di pasta. Tagliare con il coltello delle ''fette'' sottili dal rotolo fino ad esaurimento della pasta. Smuovere le girelle di pasta tagliate e magicamente avrete pronti i tagliolini , infarinarli per bene e allargarli con le mani.
Sugo ai ceci
Preparare un brodo vegetale con sedano , carote e cipolla e qualche foglia di alloro.
Porre in una pentola a bordi alti e dal fondo spesso il cucchiaio d'olio, insaporendolo con l'aglio e il rametto di rosmarino, a fuoco basso. Quando l'olio sarà insaporito, rimuovere gli odori e aggiungere i pelati schiacciati, , salare, lasciare cuocere qualche minuto e aggiungere i ceci. Coprire con il brodo, aggiustare di sale e portare a cottura ( 20/30 minuti).
Composizione.
Lessare i tagliolini in acqua salata a cui avrete aggiunto un cucchiaio d'olio ( per non farli attaccare tra di loro). Sono pronti quanto l'acqua ribolle per 3 volte (ossia appena buttate la pasta l'acqua non bolle più... appena riprende a bollire, contate una volta, mescolate e la schiuma si abbassa. Dopo poco riprende a bollire e la pasta risale, seconda volta. Mescolate, la schiuma si abbassa, ancora una volta dopo poco la pasta risale con tanto di schiuma e riprende a bollire, sono pronti!!! Spero di essere stata chiara ..più facile a farsi che a dirsi!).
Condirli con il sughetto ai ceci.
Variante: Scaldare un cucchiaio d'olio in una padellina, quando è bello caldo, aggiungervi il peperoncino, mescolare e aggiungere l'olio al peperoncino alla pasta condita con i ceci.
Preparazione secondo piatto.
Asciugare il baccalà, precedentemente messo in ammollo, infarinarlo e friggerlo in olio caldo, avendo cura di cuocere bene da tutti i lati i pezzi spessi e irregolari.
300 gr di penne integrali 200 gr di cavolo verza 2 carote 200 gr di zucca 1/2 cipolla media 100 gr di finocchi sale pepe 2 cucchiai di olio EVO qualche grano di pepe rosa
Preparazione
Lavare le verdure e tagliarle a tocchetti sottili, per il lato lungo. Tagliare la cipolla a metà, e affettarla senza tritarla, soffriggerla nei due cucchiai d'olio. Aggiungere le verdure , salare, pepare e coprire . Lasciar cuocere a fuoco basso, senza aggiungere acqua.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolare la pasta molto al dente e saltarla per 2 minuti con le verdure a cui avrete aggiunto un mestolino dell'acqua di cottura della pasta.